Ottimo esordio per Mirko Pini, che raccoglie due podi al livello internazionale nel paraciclismo: il suo percorso sportivo con la bicicletta ha inizio soltanto a febbraio, dopo 9 mesi dall’amputazione della gamba destra.

Il debuttante Mirko Pini 45enne di Villa Carcina, alla sua prima gara in assoluto di paraciclismo si è aggiudicato il primo posto fra gli MC3 (categoria “Cycle”: biciclette normali, utilizzate da atleti con amputazioni o lesioni agli arti inferiori) per ben due volte: il 27 agosto come campione italiano a cronometro e il 28 per la corsa in linea.
Quella del nostro paziente e campione bresciano è una storia di riscatto che fa riflettere; oggi sposato e padre di due bambini, ha avuto un incidente in moto nel ’94, a 18 anni. Da allora si è sottoposto ad oltre cento interventi chirurgici, fino a maggio 2021, quando decise di farsi amputare la gamba destra per porre fine ai dolori cronici lancinanti. Da allora parte il suo percorso di rinascita: “ho ripreso la mia vita in mano, con la protesi ho ripreso a vivere”.
Nell’ottobre 2021 Pini ha iniziato gli allenamenti con la squadra Active Sport La Leonessa di Brescia – associazione senza scopi di lucro rivolto alle persone disabili che mira ad un reinserimento sociale completo attraverso lo sport agonistico – che lo ha accompagnato alle recenti vittorie. Il suo entusiasmo è inarrestabile: l’intenzione è di continuare ad allenarsi ed entrare nella Nazionale per le Olimpiadi del 2024
“I miei figli mi hanno visto con vari problemi e hanno dovuto affrontare con me il post intervento – aggiunge – ho fatto tutto questo per trasmettere loro un messaggio importante: la vita può non essere semplice, ma non bisogna mai mollare. Bisogna trovare la via d’uscita e rialzarsi dopo le cadute. Vorrei lasciare questo messaggio anche alle persone che ho conosciuto in ospedale, a prescindere dalla disabilità o dalla natura dei problemi: l’importante è reagire. Lo sport mi ha dato la possibilità di dimostrare che se non ti arrendi, si possono raggiungere dei risultati”.

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